Particolare aiuto alla valorizzazione dell’aglio di Vessalico è stato dato da Slow Food che, sensibile a questa piccola produzione, a partire dall’anno 1999, attraverso la sua Condotta di Imperia, ha riconosciuto quest’aglio, denominato appunto “Aglio di Vessalico”, come “prodotto da presidiare“. Il “Presidio Slow Food Aglio di Vessalico” è nato nell’anno 2000 (primo Presidio Slow Food Ligure), anno della prima partecipazione al Salone del Gusto di Torino.

L’Associazione Slow Food ha riconosciuto Presidio soltanto l’aglio della Cooperativa “A Resta”, che in quell’anno era composta da sette piccoli produttori, ma che già seguiva un rigoroso disciplinare di produzione autocontrollato. Per ottenere il contrassegno “Presidio Slow Food” è inoltre necessario che i produttori del Presidio abbiano sottoscritto un disciplinare di produzione del Presidio e siano riuniti in un’associazione, in una cooperativa o in un consorzio che deve recepire le linee ideali generali del progetto e approvare il regolamento del Presidio.

Il riconoscimento ha permesso di dare inizio ad un processo di valorizzazione dell’aglio di Vessalico che ne costituisce oggi una importante risorsa per i piccoli paesi alti e sperduti della Valle Arroscia.

Il Presidio in sinergia con la Cooperativa si occupa oggi di far conoscere l’aglio di Vessalico, e le sue particolarità, al di fuori di quel ristretto territorio dove è nato e dove è conosciuto, ricercato e rispettato.